Barolo
Il Barolo è considerato il “re dei vini” o il “vino dei re”. È un vino ottenuto esclusivamente da uve Nebbiolo che ha reso celebre il Piemonte in tutto il mondo. È nato nel cuore delle Langhe - colline particolarmente vocate per la produzione di vini di alta qualità - a pochi chilometri a sud della città di Alba, nota anche per il famoso Tartufo Bianco. È un vino eccezionalmente ricco e armonico, esaltato dalla sua struttura che rivela un bouquet complesso e avvolgente che, nel tempo, ha la fortuna di evolversi e migliorarsi senza perdere le sue straordinarie caratteristiche organolettiche. Presenta colore granato con riflessi aranciati, profumo intenso e persistente, con contenuto olfattivo particolarmente complesso, altrettanto fruttato e speziato. Nonostante si apprezzi già dopo 4-6 anni, raggiunge il suo apice dopo 10 anni di invecchiamento, rimanendo ottimo anche dopo 20 o più. In bocca le sue proprietà “dure” - acidità, tannini, minerali - risultano ben bilanciate con quelle “morbide” - alcoliche e polialcoliche - con l'eccezionale intensità e persistenza che fanno del Barolo un vino potente, elegante e carismatico . Richiede almeno trentotto mesi di affinamento, di cui diciotto in botti di legno. L’intero processo di vinificazione, l'affinamento e l'imbottigliamento devono avvenire all'interno della zona DOCG: 11 comuni nel cuore delle Langhe cuneesi.
Nebbiolo
Il Nebbiolo è considerato uno dei vitigni più nobili d’Italia, atto a produrre vini invecchiati di alta qualità. ll nome, derivante dalla parola “nebbia” sembra avere due possibili origini. La prima riguarda gli acini che sono abbondantemente ricoperti dalla cosiddetta “pruina”, una sostanza che rende l’acino opaco come se fosse ricoperto di nebbia. La seconda, invece, è legata al fatto che le uve, maturando ad ottobre, vengano spesso raccolte nelle nebbiose giornate autunnali. Grazie alle sue proprietà, il vitigno Nebbiolo produce uve di altissima qualità, risultando un vino ben equilibrato tra colore, corpo, acidità e aromi particolarmente persistenti. È conosciuto per essere un vitigno adatto all'invecchiamento con aromi che evolvono in modo spettacolare. I principali vini prodotti con le sue uve sono l’omonimo Nebbiolo e il famoso vino Barolo.
Barbera
Il Barbera è un vino tipico piemontese molto prestigioso che può essere bevuto giovane ma si adatta molto bene anche all’invecchiamento in legno. È un vino ricco, elegante, di corpo caratterizzato da una fresca acidità. Viene molto apprezzato sia in Italia che a livello internazionale. Da decenni rappresenta il tipico vino rosso da tavola: originariamente prediletto dai bevitori piemontesi e lombardi, oggi è diffuso in tutta Italia e nel mondo. Di colore rosso rubino-violaceo, ha un profumo ricco e variegato con note di frutta che ricordano more, ciliegie, fragole e confettura di frutti di bosco, aggiunte a note speziate di cannella, vaniglia e pepe verde. Il suo sapore profondo, pieno e robusto, addolcisce l'acidità tipica di questo vitigno. Può essere invecchiato in tini di acciaio, in bottiglia o in legno. Si abbina egregiamente a piatti sostanziosi come pasta e risotto ma non disdegna piatti a base di carne.
Dolcetto
Il Dolcetto è uno dei vini rossi italiani più noti ed è coltivato principalmente in Piemonte. La regione vanta dodici denominazioni di Dolcetto, è molto apprezzato nel nord-ovest d'Italia ma da alcuni anni si è diffuso anche nel resto del mondo. È un vino che si caratterizza per fragranza e freschezza: si presenta di colore rosso rubino con riflessi violacei, dal profumo fresco, molto fruttato e dal sapore secco, ricco ed armonico che lascia un persistente profumo di mandorla. È un vino piacevolmente tannico e dalla fresca acidità, ideale abbinato con piatti tipici della cucina piemontese.
Pinot Nero
Tra tutti i vitigni a bacca rossa del mondo, il Pinot Nero è considerato uno dei più nobili (l'unico altro paragone potrebbe essere il vitigno Nebbiolo) e, allo stesso tempo, uno dei più difficili da comprendere appieno. Pone, infatti, sia l’enologo che il consumatore dinanzi ad una delle degustazioni più complesse e interessanti. Originario della regione francese della Borgogna, base dei più importanti vini della zona (e tra i più famosi al mondo), è presente anche nella regione della Champagne, soprattutto sul monte di Reims, e, ultimamente, ha cominciato a diffondersi anche al di fuori dell’Europa: in particolare in Oregon e in California. Il Pinot Nero ha un colore rosso rubino e un tipico bouquet di frutti di bosco (soprattutto ribes, ma anche mora e lampone). È, inoltre, ricco di sostanze polifenoliche che gli consentono un lungo invecchiamento.
Albarossa
Il vitigno Albarossa è stato creato nel 1938 dal professore Giovanni Dalmasso dell’Università di Agraria di Torino. È il risultato dell’incrocio dei vitigni Chatus (Nebbiolo di Dronero) x Barbera. Questo incrocio ha dato origine ad un vino dall'elevata gradazione alcolica e dalla possente componente polifenolica (che non mostra mai alcun segno di astringenza), bilanciata dall’acidità sostenuta. È un vino di colore rosso rubino intenso, con sfumature violacee, e un bouquet ricco e complesso dove la percezione del frutto prevale sulle tracce floreali, accompagnata da una componente speziata (tabacco). Grazie alla sua elevata gradazione alcolica e alla ricchezza di glicerina, risulta di sapore avvolgente, ben strutturato, morbido ed armonico.
Vitigni Bianchi
La passione per la sperimentazione viticola ci ha indotto a provare differenti vitigni autoctoni e internazionali. Dopo differenti prove di microvinificazione abbiamo infatti deciso di produrre un vino Bianco da un uvaggio tra un vitigno autoctono quale l’Arneis e due vitigni internazionali quali lo Chardonnay e il Sauvignon Blanc. Abbiamo così ottenuto un vino dal profumo intenso e complesso, con una buona struttura e una discreta longevità. Il vino è stato pensato come il nostro vino bianco “ideale”, che rispecchia i nostri gusti. Dal 2015, inoltre, ci siamo cimentati a produrre uno dei vini simbolo dell’enologia mondiale: lo Chardonnay. L’abbiamo realizzato in purezza e vinificato in legno. È dedicato a Loredana, da cui prende il nome “Lolly”, grande amante di questo vitigno. La ricerca non si ferma mai, siamo stati i primi produttori nelle Langhe a vinificare in purezza il vitigno Baratuciat, un vitigno autoctono piemontese dimenticato nel tempo. Infine la quarta etichetta di vino bianco è ottenuta con il vitigno Viognier.